Zombie trend, quando la moda resuscita ma perde la sua personalità

Ma che cos’è uno zombie trend? Tranquilli: niente di troppo spaventoso o che abbia a che fare con Halloween. Si tratta di una tendenza che ritorna in vita dopo anni dal suo debutto, perdendo però completamente la propria personalità. Proprio come uno zombie, che non muore mai ma allo stesso tempo non è davvero in vita, alcuni prodotti fashion un tempo identificavano una precisa fascia di individui, ed erano perciò considerati unici e caratteristici. Pensate ai Dr. Martens: negli anni ’60 e ’70 i celebri anfibi a otto buchi erano la scarpa preferita dai punk e i mods, sfoggiate da band come i Sex Pistols e i The Clash. Col tempo, però, hanno perso completamente la loro attitudine ai piedi di individui di diverse estrazioni sociali, diventando infine un prodotto mainstream. 

Lo stesso, oggi, si può dire delle Adidas Samba: una sneaker intramontabile che non è mai davvero sparita, ma che ultimamente ha raggiunto un’enorme fascia di nuovi consumatori che si ispirano ai look di It Girl come Bella Hadid e Hailey Bieber. Negli anni ’80 e ’90, invece, le Samba erano un prodotto dalla personalità rock che identificava star come Freddie Mercury e gli Oasis. Lo stesso discorso vale per i pantaloni parachute, uno zombie trend amato da moltissime celeb che nacque come capo identificativo delle sottoculture hip hop, sfoggiato dai ballerini di breakdance e portato in auge dal rapper MC Hammer. Qualche anno fa, invece, è stata la volta delle sneaker Buffalo che, da icone dei rave party, sono diventate un caposaldo dell’ugly fashion e sfoggiate da Gigi Hadid e Ariana Grande. E che dire delle Nike Dunk? Amate dagli OG ma anche dalla Gen Z, qualche decennio fa le sneaker da basket per eccellenza erano il simbolo controcorrente delle comunità di skater. 

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