È stato Peter Hawkings ad aprire la stagione milanese dei grandi debutti in passerella, con la sua collezione primavera-estate 2024 per Tom Ford. Per chi si fosse perso un passaggio: l’omonimo fondatore del brand ha detto addio alla moda nell’aprile di quest’anno, dopo aver venduto il marchio, lo scorso novembre, al colosso beauty Estée Lauder per 2,8 miliardi di dollari. Ma non è la fine, per Tom Ford, e in un certo senso non è nemmeno un nuovo inizio. Con Peter Hawkings, che ha lavorato al fianco del designer per 25 anni, si tratta infatti di una sorta di revival. La sua primavera-estate 2024 riprende i codici distintivi dello stilista texano e porta in scena una collezione glamour, sensuale ed elegante che consolida ancora di più lo stile dell’ex direttore creativo.
Il nuovo designer della maison americana ha mostrato, in passerella, un assiduo studio d’archivio, rispolverando l’era più iconica di Tom Ford, con richiami ai suoi esordi da Gucci. In passerella appaiono i celebri tailleur pantalone in velluto, le camicie in seta sbottonate fino all’ombelico e i bagni d’oro su collane, fibbie e tracolle delle borse. E poi, gli immancabili occhiali da sole oversize, signature dello stile personale di Peter Hawkings, gli shorts succinti a vita bassa, i sandali cage con tacco, la texture coccodrillo e gli abiti a frange, in onore del cowboy della moda. Cattura l’attenzione l’abito bumster semitrasparente indossato da Vittoria Ceretti, un richiamo nitido ai primi anni 2000, così come gli scolli all’americana e le cinture massicce, a vita bassissima.
Si può dire con certezza che l’unica cosa che mancava, in questa collezione, era lo stesso Tom Ford, che non è riuscito a partecipare alla sfilata – a quanto pare – a causa del maltempo. Ma la presenza dello stilista texano sia sentita forte e chiara all’interno della collezione di debutto di Hawkings, che è riuscito a riassumere in un’unica linea tutte le vite del fondatore della maison.
