C’è un limite da non superare nel rapporto tra fan e celebrità? Negli ultimi anni gli esempi sono stati tanti. Dalle irruzioni durante i concerti, ai baci rubati, fino agli abbracci indesiderati. E in questo caso guardando le immagini di Blanco, durante un’esibizione nel concertone di Radio Italia dello scorso sabato in Piazza Duomo a Milano, parrebbe di sì. Il cantante è stato infatti importunato da una fan che ha toccato le sue parti intime, mentre cantava una sua canzone. Un gesto che ha diviso l’opinione pubblica, divisa davanti alla visione del video: tra chi condanna senza dubbio il gesto, parlando di molestia, e chi minimizza il fatto bollandolo come goliardia.
Un gesto che, al netto della situazione attuale nel Paese, fa scattare una domanda in molte persone: ma la violenza o la molestia è percepita in egual modo sia per gli uomini che per le donne? Secondo molti sembrerebbe di no. Ma d’altronde basterebbe aprire i link che parlano o condividono il video del concerto. Nessuna indignazione, nessun clamore mediatico. Solo un dibattito. Una conseguenza dannosa che dovrebbe insegnare che gesti del genere sono da condannare sempre, senza distinzione.
Distinzione che non dovrebbe riguardare nemmeno quella tra persone “normali” e quelle “famose”. Sono tanti, negli anni, i casi di aggressione subiti da numerosi artisti di calibro mondiale. Manca una distinzione fondamentale che alcuni fanatici, più che fan, non realizzano: dietro i più grandi cantanti del mondo ci sono delle persone in carne ed ossa, con emozioni e sensibilità da rispettare. A volte è come se qualcuno avesse la presunzione di poter fare e dire ciò che vuole, verso coloro che vengono reputati dei personaggi inanimati, perché irraggiungibili e famosissimi, al punto da essere costretti a subire le emozioni e gli impulsi dei loro seguaci. Un parallelo pericoloso che ci porta verso un mondo in cui tutto è concesso e che va a scapito del rispetto degli esseri umani. Che rimangono tali, anche se hanno venduto milioni di dischi o sono protagonisti dello showbusiness.