Open to meraviglia, la Venere “influencer” è finita sotto la lente della Corte dei Conti

«Ciao a tutti, il mio nome è Venere ma probabilmente questo lo sapete già. Ho 30 anni, ok qualcosina di più a dire il vero… e sono una virtual influencer». Così si presentava @venereitalia23, il profilo Instagram ufficiale della nuova testimonial per il turismo italiano. L’iniziativa rinominata “Open to meraviglia”, però, non sembra mai essere decollata. È dalla fine di giugno, infatti, che il profilo Ig non pubblica nuovi contenuti, ed è notizia dell’ultima ora dell’indagine avviata dalla Corte dei Conti del Lazio sull’operazione.

Un fascicolo su cui pesa l’ombra di un sospetto danno erariale. Così riporta il quotidiano “La Repubblica”. L’indagine della Corte dei Conti non c’entra nulla con l’esposto del Codacons di fine maggio, né con la denuncia di danno erariale rilanciata da Riccardo Magi di +Europa, ma è nata «direttamente dalle informazioni emerse dalla stampa, sullo stop dei profili social, su cui la Corte ora vuole vedere chiaro», dice il quotidiano.

Il sospetto, in ogni caso, riguarderebbe anche la mancanza di gara per realizzare il progetto. Solo lo spot, infatti, sarebbe costato 138 mila euro, 2 mila euro sotto la soglia per indire un bando. L’operazione è stata consentita da Palazzo Chigi che descriveva l’affidamento all’agenzia Armando Testa come dettato da “urgenza”. Lo stop alla comunicazione, dice ancora il quotidiano, tuttavia, è stato giustificato dal Ministero del Turismo come “una scelta ponderata”, per “far atterrare le campagne sul portale italia.it”. Per il momento, però, tornerà ma sotto la lente della Corte dei Conti. 

[📸 Instagram: venereitalia23]

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