Una passerella sospesa sull’acqua, che riflette la visione utopistica della moda di Nicolas Ghesquière. Il direttore creativo per la CRUISE 2022 Louis Vuitton crea un ponte tra sogni e realtà. E sceglie l’Axe Majeur, il capolavoro monumentale di Dani Karavan a Cergy-Pontoise, poco fuori Parigi. “Un’architettura di riconciliazione dove acqua, luce, vento, sabbia, cemento, pietra e acciaio creano una felice relazione tra natura, spazio e tempo” spiega la Maison.
Maxi cappe si alternano a borse colorate con lettering in vista, abiti vaporosi con maniche a sbuffo, catene maxi in plexiglass, cappelli con la visiera, ankle boots con maxi fiocchi, trench in vernice, stivali, stampe e paillettes. C’è l’argento vivido e brillante e poi ci sono colori forti e decisi. E ancora le bralette da portare sopra maglie e t-shirt. Volumi e geometrie si sovrappongono, così come i tessuti.
Cristalli e jersey, pelle e seta, stivali texani e piume. Tutti i capi sembrano suggerire leggiadria e divertimento. Non c’è un ordine preciso e neppure una distinzione tra abiti da giorno e da sera. L’unico diktat da seguire è essere se stessi. Quindi sì a pantaloni in pelle da rockstar, ma anche a romantiche stampe a fiori bianchi. Possiamo essere tutto e il contrario di tutto.
La Cruise di Vuitton ci chiede solo una cosa: tirare fuori la personalità. Non ci viene chiesto di scegliere tra essere principesse o guerriere, la corona sta bene con i pantaloni e i mini dress possono diventare delle vere armature… in quel ponte utopico in cui tutto è possibile.