“Don’t dream it, be it” cantava il Dr. Frank-N-Furter nel “The Rocky Horror Picture Show”. Tradotto: perché limitarci ad assistere a una sfilata quando possiamo diventare noi le star della passerella? Nella lunga e arzigogolata storia della moda, oltre agli attivisti e ai protestanti, le sfilate hanno avuto una serie di “invasori” che, in fin dei conti, hanno reso lo show ancora più efficace. È il caso di Chanel che, per la primavera-estate 2020, ha visto la comica francese Marie Benoliel (aka Marie S’Infiltre) prendere parte alla parata di modelle con un completo abbinato alla collezione per poi venire cacciata dalla runway da Gigi Hadid in persona.
Imprevisto, ma iconico, è stato l’arrivo di Ben Stiller e Owen Wilson durante l’autunno-inverno 2015/2016 di Valentino, nei panni di Derek Zoolander e Hansel per promuovere il secondo capitolo del film. Non una vera e propria invasione, ma un siparietto comico che ha reso la sfilata davvero indimenticabile. Tuttavia, i due attori hollywoodiani non sono le prime star ad aver catalizzato l’attenzione su di sé in un fashion show: Cesare Cremonini e Ballo – ex membri dei Lùnapop – ci avevano pensato ben prima e, durante la primavera-estate 2001 di Iceberg, si sono lanciati in passerella a sfilare con tanto di pose coordinate.
Durante quest’ultima fashion week di New York, sulla passerella di Corporate Inc. l’intruso è stato invece lo YouTuber Fred Beyer con addosso un sacco della spazzatura e una cuffia da doccia, immediatamente scortato all’uscita. Ma anche la presenza di Sacha Baron Cohen, durante la primavera-estate 2009 di Ágatha Ruiz de la Prada, non è stata ben accolta. L’attore, alle prese con il suo mockumentary “Bruno”, dopo aver causato scompiglio nel backstage si è lanciato in passerella interrompendo lo show, ma il suo momento di gloria è durato ben poco ed è stato immediatamente allontanato e arrestato dalle forze dell’ordine.