Un autentico terremoto. È quello che ieri, come un fulmine a ciel sereno, ha sconvolto tutti i tifosi della Juventus e il mondo del calcio. Il consiglio d’amministrazione della società si è infatti riunito e ha deciso in blocco di dimettersi. Una decisione ufficializzata poco dopo le 22 con un comunicato ufficiale della società, che spiega i motivi della scelta.
«Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus», recita il comunicato.
Un seduta straordinaria che porta via con sé un periodo storico della Juventus. Andrea Agnelli non è più presidente, Pavel Nedved non è più vicepresidente. Anche Maurizio Arrivabene si era dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato ma, su richiesta del consiglio d’amministrazione, resterà al suo posto. Un’epoca che, escluso Arrivabene arrivato da poco meno di due anni, ha portato alla Juventus 18 trofei, tra cui 9 scudetti e anche due finali di Champions League perse. La decisione è stata necessaria dopo le criticità evidenziate dalla Consob, sui bilanci della Juventus, e il coinvolgimento nell’indagine Prisma di un anno fa, della Procura di Torino, che ha setacciato i conti bianconeri muovendosi su due filoni: quello delle plusvalenze e la cosiddetta “manovra stipendi” in periodo Covid.
Il futuro però è già partito. Il dott. Maurizio Scanavino è il nuovo direttore generale della società, attuale amministratore delegato del gruppo editoriale Gedi. Conseguentemente stamattina Exor, controllante della Juventus, ha scelto il nuovo presidente che sarà Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società. Sarà lui l’uomo che Exor indicherà come l’uomo della ripartenza in vista all’Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 18 Gennaio 2023.