Con una crescita economica annuale del 3,23%, il panorama della moda e del lusso punta i riflettori sul Vietnam. Il paese del sud-est asiatico si candida come astro nascente del continente, all’interno nel mercato fashion. Dopo la Cina, il Giappone e la Corea del Sud, il Vietnam presenta una serie di dati ottimistici con report, stimati dal sito web Statista, che prevedono un 2023 da più di 957 milioni di dollari in termini di ricavi di beni di lusso. Il mercato vietnamita sembrerebbe dunque essere in fermento, da qui ai prossimi cinque anni.
Sono molti, inoltre, i brand che non si sono fatti cogliere impreparati e che hanno già investito sulla cosiddetta “Tigre asiatica”. Tra questi, spiccano i nomi di Dior (sempre più incline a sperimentare con l’artigianalità esotica), Louis Vuitton, Tiffany & Co., Gianvito Rossi, Berluti e Santoni. Ma a cosa è dovuta la consistente crescita economica del Vietnam? Secondo le società di ricerca dati Nielsen e Boston Researching Group, i consumi della classe media vietnamita sarebbero passati dai 15 milioni del 2016 ai più di 30 milioni del 2023, su una popolazione di 97 milioni di persone. A rendere il Vietnam molto appetibile per i brand di lusso, inoltre, sono i 44 milioni di dollari di esportazioni nel corso del 2022, che affermano il paese asiatico nell’ambito della produzione.
Il Vietnam si propone dunque come terreno fertile per gli investimenti futuri dei top player della moda, affermandosi a pari passo nel settore dell’ospitalità e del retail. Nella capitale Hanoi, secondo quanto riportato dalla stampa locale, è prevista una serie di aperture di nuovi punti vendita e hotel di lusso.