Sono andati in scena la scorsa notte i Grammy Awards presso la Crypto.com Arena di Los Angeles. Una serata memorabile, costellata di stelle e artisti che hanno reso questa sessantacinquesima edizione sensazionale e da ricordare. Impossibile non menzionare Beyoncé, entrata nella storia con la vittoria del suo 32esimo Grammy, diventando l’artista più premiata di sempre. La star ha vinto il premio per il miglior album nella categoria “Best Dance/Elecronic Music” per “Renaissance”, confermandosi regina della serata e degli Oscar della Musica.
“Sto cercando di non essere troppo emotiva e sto cercando di ricevere solo questa notte. Voglio ringraziare Dio per avermi protetto. Vorrei ringraziare mio zio Johnny, che non c’è, ma è qui con lo spirito” ha dichiarato Queen B che ha aggiunto: “Vorrei ringraziare la comunità queer per il tuo amore e per aver inventato questo genere”.
Trionfo anche per Harry Styles che ha vinto il Grammy per l’album dell’anno, «Harry’s House», il più prestigioso tra quelli assegnati dalla Recording Academy, Non è l’unico! Lizzo ha ritirato il premio per la registrazione dell’anno («About damn time») e Adele ha trionfato nella categoria «Best pop solo performance» con «Easy on Me». Non poteva mancare all’appello Kendrick Lamar che per il suo «Mr. Morale & the Big Steppers» ha vinto nella categoria “Miglior album rap”.
Particolare attenzione meritano anche Sam Smith e Kim Petras. Quest’ultima, prima donna transgender a vincere un Grammy, ha portato a casa con il suo collega il premio per il miglior Pop Duo/Group Performance. «Sono cresciuta vicino a un’autostrada in mezzo al nulla mia madre ha creduto in me, nel fatto che io fossi una ragazza. E io ora non sarei qui se non fosse stato per il suo sostegno».
Ecco l’elenco dei principali vincitori:
Album dell’anno
«Harry’s House», Harry Styles
Registrazione dell’anno
«About damn time», Lizzo
Canzone dell’anno
«Just like that», Bonnie Raitt
Miglior artista emergente
Samara Joy
Migliore performance pop solista
«Easy on me», Adele
Miglior performance di un duo/gruppo pop
«Unholy», Sam Smit e Kim Petras
Miglior album rap
«Mr Morale & the big steppers», Kendrick Lamar
Miglior album dance/elettronico
«Renaissance», Beyonce
Miglior canzone r’n’b’
«Cuff it», Beyonce
Miglior album country
«A Beautiful time», Willie Nelson
Miglior album pop
«Harry’s House», Harry Styles
Miglior album urban
«Un verano sin ti», Bad Bunny
Miglior album rock
«Patient number 9», Ozzy Osbourne
Miglior performance rock
«Broken Horses», Brandy Carlile
Miglior canzone rock
«Broken Horses», Brandy Carlile
Miglior performance rap
«The Heart part 5», Kendrick Lamar
Miglior canzone rock
«The Heart part 5», Kendrick Lamar
Miglior performance rap melodica
«Wait for U», Future feat. Drake & Tems
Miglior album r’n’b
«Black radio III», Robert Glasper
Miglior performance r’n’b
«Hrs & hrs», Muni Long
Miglior performance tradizionale r’n’b
«Plastic off the sofa», Beyonce
Miglior disco progressive r’n’b
«Gemini Rights», Steve Lacy
Miglior performance di musica alternativa
«Chaise longue», Wet leg
Miglior album di musica alternativa
«Wet leg», Wet leg
Miglior audio book
«Finding me», Viola Davis
Miglior album pop tradizionale
«Higher», Michael Bublè
Miglior performance country solista
«Live forever», Willie Nelson
Miglior performance duo/gruppo country
«Never wanted to be that girl», Carly Pearce e Ashley McBryde
Miglior album country
«Till you can’t», Cody Johnson
Miglior video musicale
«All too well: the short film», Taylor Swift
Miglior comedy album
«The Closer», Dave Chappelle
Miglior film musicale
«Jazz Fest: A New Orleans story»
Miglior canzone per visual media
«We don’t talk about Bruno» da Encanto, Lin-Manuel Miranda
Miglior album vocal jazz
Samara Joy
Miglior registrazione dance/elettronica
«Break my soul», Beyoncé
Miglior performance metal
«Degradation rules», Ozzy Osbourne feat. Tony Iommi
Best engineered non-classical album
«Harry’s house», Harry Styles
Miglior compilation soundtrack per visual media
«Encanto»
Miglior score soundtrack for visual media
«Encanto», Germaine Franco