Scendendo nuovamente la celebre scalinata del teatro Ariston di Sanremo, Chiara Ferragni ha portato con sé quattro donne. «Donne forti, ma soprattutto donne che aiutano ogni giorno altre donne ad essere forti» ha affermato la co-conduttrice di serata nell’introdurre alcune delle figure principali dell’Associazione “D.i.Re”, un centro che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza fisica, psicologica ed economica.
Per lanciare il suo terzo importante messaggio, Chiara Ferragni ha scelto di indossare “l’abito contro l’odio”. A primo impatto sobrio e minimalista, in realtà racchiude in sé la potenza e la forza d’animo di chi lotta costantemente contro il pregiudizio. Nel mirino dei look dell’imprenditrice e co-conduttrice del Festival ci sono infatti le parole. Parole che rivelano, rivendicano e colpiscono, scritte nero su bianco sulla tela ricamata in perle di Maria Grazia Chiuri per Dior. L’imprenditrice diventa così sul palco anche un simbolo di empowerment femminile e la sua terza mise punta i riflettori soprattutto sugli insulti sessisti degli haters che ogni giorno legge anche sui suoi profili social.
