Ennesima beffa per il re dei gangster. Dopo essere stato arrestato non per i crimini commessi ma per aver evaso il fisco americano, se Alphonse Gabriel Capone, noto ai più come Al Capone, fosse ancora vivo, oggi sarebbe costretto a vedere la sua famiglia mettere all’asta alcuni tra i suoi più importanti cimeli.
Dopo che quattro anni fa erano già state vendute alcune “reliquie” appartenenti al boss, come ad esempio un orologio di diamanti per un ricavato pari a 84 mila dollari, la famiglia del “Padrino” ha deciso di mettere sul mercato anche altri oggetti cari al noto fuorilegge.
Tra i cimeli pronti per essere messi all’asta a ottobre, troviamo per esempio l’arma storica che il boss usava per la sua difesa personale che potrebbe essere venduta anche alla cifra esorbitante di 100 mila dollari, a seconda delle offerte.
Presenti inoltre un’affettuosa lettere che il criminale scrisse al figlio Sonny nel 1931, prima di un trasferimento in carcere. Il valore del testo di tre pagine è di circa 50 mila dollari.
Ne serviranno molti meno invece per oggetti come un orologio da tasca “Patek Philippe” composto da 90 piccoli diamanti o per una foto del “Padrino”.
Per i numerosi appassionati e collezionisti americani, infatti, a volte ciò che conta è il soggetto a cui sono appartenuti i cimeli, più che l’acquisto dell’oggetto in sé. Per una leggenda del calibro di Al Capone, simbolo del male e protagonista di numerosi racconti fatti dai registi di Hollywood, è quindi logico aspettarsi una vera e propria sfida tra acquirenti.
Il gangster, rimesso in libertà dopo aver scontato la sua pena, muore nel gennaio del 1947, all’età di 48 anni. Oltre che per gli innumerevoli crimini, commessi prima a New York e poi a Chicago, Capone rimarrà nella storia anche per essere stato rinchiuso nella celebre prigione-fortezza di Alcatraz.
Al Capone, all’asta i cimeli del gangster più famoso di sempre
