È della giornata di ieri la notizia relativa alla causa che Sophie Turner sarebbe intenzionata a intentare contro l’ormai ex marito Joe Jonas al fine di ottenere i passaporti delle figlie e riportarle con sé in Inghilterra. Solo poche settimane fa, nell’annunciare la separazione, i due avevano detto di essere in rapporti “amichevoli” cosa che, al momento, risulterebbe particolarmente complessa per via della custodia delle due bambine che condividono.
Emersa la notizia della causa, infatti, un rappresentante del cantante ha rivelato al “Daily Mail” che Joe stava semplicemente cercando di avere la “genitorialità condivisa” e che “le bambine non sono state rapite”. «Si tratta di uno sfortunato disaccordo legale su un matrimonio che sta purtroppo finendo. Quando viene utilizzato un linguaggio come “rapimento”, nella migliore delle ipotesi è fuorviante e nel peggiore dei casi costituisce un grave abuso del sistema legale. Le bambine non sono state rapite» prosegue, «Dopo essere state affidate a Joe negli ultimi tre mesi, previo accordo di entrambe le parti, le bambine sono attualmente con la madre. Sophie fa questa affermazione solo per spostare la procedura di divorzio nel Regno Unito e per allontanare definitivamente le bambine dagli Stati Uniti». Sempre secondo il rappresentante, l’unica preoccupazione del cantante al momento sarebbe legata al “benessere delle sue figlie” e «Il tribunale della Florida ha già emesso un’ordinanza che vieta a entrambi i genitori di trasferire le bambine».
Inoltre, secondo quanto emerso dai documenti depositati da Sophie in tribunale, pare che la relazione sia peggiorata in modo irreparabile dopo un’accesa lite avvenuta il 15 agosto e che l’attrice «intorno al 5 settembre 2023, la madre [Sophie] ha scoperto attraverso i media che il padre [Joe] aveva chiesto il divorzio». Nonostante tali affermazioni, il sopracitato rappresentante di Joe Jonas avrebbe già provveduto a smentire tale dichiarazione.
[Fonte Foto Instagram: sophiet]
