Il costo della vita è sempre più alto: affitti, benzina, ristoranti, viaggi, soprattutto quest’estate è stata all’insegna dell’innalzamento dei prezzi, come testimoniano anche le numerose notizie riguardanti gli ormai famigerati scontrini con prezzi esorbitanti per anche per un toast diviso a metà.
Eppure, proprio in una delle regioni più turistiche, esiste un bar dove una caffè costa solo 30 centesimi. Si trova dal 1973 nel piccolo comune di Alia, paese di circa 3300 abitanti nella Sicilia interna, e si chiama “Bar Pasticceria Rosticceria Perrone”. Non è facilissimo arrivarci, da Palermo ci vuole più di un’ora e mezzo di macchina ma, come si dice in questi casi, ne vale la pena.
Fondato da Bernardo Perrone, oggi è gestito dalla nuora Mariagrazia d’Amico e dal nipote Giuseppe Perrone, con i loro figli Bernardo (chiamato come il nonno) e Tecla. “Tranne un operaio siamo noi di famiglia, solo così possiamo andare avanti”, racconta Mariagrazia al “Corriere della Sera”.
Nonostante le difficoltà legate alle pandemia di Covid-19, all’aumento del costo della materia prima e all’inflazione, il motto della famiglia Perrone è rimasto “meglio perdere, che perdere il cliente”, e così il costo del caffè è rimasto 30 centesimi, in una nazione deve il costo medio per una tazzina è di 1,09 euro.
Una politica che premia. Il bar “Perrone” negli ultimi anni attira sempre più clienti, le vetrine si svuotano rapidamente durante il giorno, le paste, i cannolicchi, gli sciù, i dolci con la ricotta fresca, i dolci tipici fatti solo di mandorla e zucchero, tutto va a ruba. E spesso, quando arrivano alla cassa, i clienti, sia quelli della zona che i non pochi turisti, restano increduli. “Guardi che deve aver sbagliato, mi sa che ha dimenticato di segnare qualcosa” dicono a Mariagrazia, che spiega: “È giusto: due caffè e due treccine, sono un euro e ottanta in tutto”.