Nel mondo della moda lui è il signore delle tenebre, ma la settimana della moda di Parigi, quest’anno, ha assistito ad un cambiamento improvviso da parte di Rick Owens. La location è sempre la stessa, la sua preferita, sullo sfondo dell’elegante e monumentale Palais de Tokyo, in stile Art Déco. Ma le tonalità cambiano, e durante la sfilata il consueto palcoscenico dello stilista californiano è stato illuminato da una nebbia colorata, che ha avvolto gli ospiti in front row con tinte rosa e giallo neon.
La collezione “LIDO” dedicata alla primavera-estate 2024 donna si ispira alla personalità poliedrica della cantante islandese Björk, la cui voce accompagna l’uscita dei modelli sulla passerella. Ad aprire lo show, lunghe silhouette drappeggiate in pelle con top monospalla e gonne a sirena, seguiti da abiti off-shoulder e reggiseni micro, in tessuto elastico. Salta subito all’occhio il make-up dei modelli, con acconciature wet pettinate all’indietro e lenti a contatto nere dal look demoniaco, una vera e propria firma che caratterizza lo stile di Rick Owens. E poi le immancabili calzature Grill che si ispirano ai tutori, presentate sotto forma di stivale durante la scorsa kermesse, e declinate in sandalo per la primavera-estate 2024. Sulla passerella si alternano chiodi in pelle, top dalle maniche gotiche a sbuffo e giacche dal collo monumentale, proiettato verso l’alto.
E poi, come anticipato, il colore: dalle tipiche proposte in nero, Rick Owens passa ad una palette primaverile caratterizzata dal beige, il rosa antico, l’ocra e il rosso, accessoriando i look con una serie di passamontagna semitrasparenti e guanti opera in pelle. Alle gonne a sirena si aggiungono i pantaloni flare a vita alta, mentre la lavorazione della pelle si fa sempre più minuziosa, tra intrecci ed effetti distressed – il finish più amato delle ultime stagioni. La passerella di Rick Owens prosegue in modo sempre più scenografico con strascichi e silhouette a uovo che si avvolgono con drappeggi attorno al corpo, affondando le radici in un profondo senso di inquietudine, che si manifesta attraverso un’innata maestria sartoriale.
