«Penso che la realtà sia di moda perché le stranezze non sono più così attraenti». Così esordisce Miuccia Prada, in una recente intervista per Repubblica, pubblicata a poche ore dalla sua sfilata primavera-estate 2024 di Miu Miu. L’ultimo show della settimana della moda di Parigi, ma anche uno dei più attesi, soprattutto dai più giovani. Eppure, al contrario di quanto si possa pensare, il marchio del Gruppo Prada veste anche «clienti ben oltre i sessant’anni», ma nonostante ciò rimane uno dei brand più all’avanguardia, capace di dettare le tendenze giovanili o addirittura di anticiparle. Ma qual è il segreto del suo successo?
«Se vuoi far capire le tue idee», ha dichiarato la stilista, «portare avanti i principi in cui credi e hai nei vestiti il tuo mezzo di comunicazione, devi fare in modo che la gente li capisca». Le sfilate di Miuccia Prada sono frutto di una profonda osservazione della realtà, che porta la stilista a comprenderla, decodificarla, e tradurla in abiti e accessori. In che modo? Invitando i TikToker alle sue sfilate, ad esempio. «A me interessa capire come cambia il mondo», ha proseguito la fondatrice di Prada e Miu Miu. «Posso anche essere critica, ma voglio prima capire: fa tutto parte della nostra vita. Devi osservare cosa succede di nuovo e saperlo utilizzare per i tuoi scopi». Nonostante, secondo Miuccia Prada, la conoscenza della storia – della moda, di un brand – sia fondamentale, una delle cose più importanti sarebbe porre attenzione su ciò che accade oggi nel mondo, per mantenersi «naturalmente collegato con il presente».
E Miu Miu, in questo ambito, è senza dubbio un top player. Il brand, che rappresenta il lato più sovversivo della stilista milanese, collabora con volti non convenzionali, come la magnetica Chloë Sevigny e la carismatica Emma Corrin, e narra la realtà attraverso un punto di vista concreto e intellettuale, senza sovrastrutture, interpretando ciò che i clienti hanno semplicemente voglia di indossare.