Era il fiore all’occhiello del Festival di Sanremo, luogo dove è nata e cresciuta, musicalmente e stilisticamente. L’annuncio del suo ritorno sul palco dell’Ariston ha mandato in fibrillazione migliaia di fan e appassionati di moda, pronti a lasciarsi inebriare dalle sue mise scenografiche e la sua voce mistica. Ma cos’è successo ad Anna Oxa? Non si può dire, ovviamente, che la sua performance non abbia soddisfatto le aspettative: trattandosi di una cantante camaleontica e trasformista, dovevamo essere preparati al drastico cambio di look portato in scena durante il Festival. Eppure, fin dalla prima serata, le sue mise volutamente trasandate hanno creato confusione, disappunto e polemiche tra gli spettatori. Sul web, i più gentili appuntano che il nuovo stile di Anna Oxa segue la tendenza “grunge” e “bohémien”, ma è difficile non incappare in frecciatine pungenti come “strega di Biancaneve” o “Maestro Jedi”. Probabilmente non eravamo ancora pronti all’ennesima rivoluzione di Anna Oxa, un’artista che a 61 anni non ha abbandonato il suo malizioso desiderio di scioccare.




E la canzone? Totalmente passata in secondo piano. C’è chi non l’ha capita – ed è stato prontamente giudicato come “analfabeta” dall’artista in persona – e a chi, semplicemente, non importava più di tanto. Tra capelli scompigliati, abiti saio, coppole e pantaloni baggy – oltre a false accuse di bicchierate e una quasi totale assenza di interviste – ad Anna Oxa è stato affibbiato il titolo de “la cattiva del Festival” dal look poco rassicurante, che volta le spalle alle sue mise seducenti del passato. Per quanto riguardo gli outfit, in fin dei conti, il fine giustifica i mezzi: Anna Oxa è riuscita (ancora una volta) a catalizzare l’attenzione su di sè. Ma ciò che delude di più, oltre alla mancanza di eleganza – concetto immacolato a cui si ricorre sempre più spesso quando un artista stravolge le regole – è l’aura di superiorità con la quale Anna Oxa ha dribblato ogni apparizione pubblica, al di fuori del Festival. Nessun commento, nessuna apparizione pubblica, nessuna intervista.
Una scelta legittima, un tentativo di apparire misteriosi oppure un’ostentazione di snobismo?


